Molte cose sono cambiate da allora. Le industrie tessili e meccaniche, nostro fiore all’occhiello, in gran parte non esistono più e con loro è venuto meno il cadenzato “sciamare” tra le vie cittadine degli operai a fine turno di lavoro. L’aeroporto della Malpensa ha più che decuplicato il numero di passeggeri e di merci trasportati, diventando, pur tra mille contraddizioni, il primo fattore di sviluppo economico del territorio. Nuove aree cittadine sono state edificate e con esse si sono ampliati anche i servizi erogati e la popolazione di poco superiore ai 12.500 abitanti nel 1959, oggi sfiora quota 18.000.

In occasione di questa importante ricorrenza, il Consiglio Comunale ha avanzato formale richiesta all’Ufficio Araldico della Presidenza della Repubblica per dotare anche la nostra città di una bandiera ufficiale. Ad oggi infatti risultano formalmente assegnati a Somma Lombardo lo stemma ed il gonfalone, ma non la bandiera.

La progettazione del vessillo è stata affidata a Marco Foppoli, membro dell’Academie Internationale d’Héraldique di Ginevra (il più importante sodalizio internazionale d’araldica), il quale, dopo aver effettuato una ricognizione sulle fonti documentarie, iconografiche e araldiche della Città, compreso il famoso codice medievale “Trivulziano”, ha delineato e proposto all’’Amministrazione due bozzetti.

L’Amministrazione ha effettuato un sondaggio il cui esito ha individuato come preferito il bozzetto che ha aggiunto ai tre leoni rampanti, desunti dallo stemma civico, dodici stelle che richiamano il motto di Somma Lombardo, Summa sidera celsa petit, “Somma tende verso le più alte stelle”.

Le stelle sono rappresentate nella forma araldica ad otto raggi, dettaglio che vuole ricordare gli otto quartieri in cui è divisa la nostra Città.

I tre leoni rampanti si stagliano quindi su un simbolico firmamento stellato, evocando l’auspicio ideale per la Città e per i suoi abitanti del raggiungimento delle più alte aspirazioni.

Come vedete un vessillo non è una semplice rappresentazione grafica, ma racchiude in sé molti significati simbolici. Anche per questo adottare una bandiera significa affondare le radici nel nostro passato, per guardare con rinnovata fiducia al futuro.

Inoltre, per celebrare adeguatamente questo importante anniversario e per ricordare la Somma che c’era, quella che c’è e quella che ci sarà, è stata organizzata una nutrita serie di eventi, che trovate elencati nel libretto allegato a questo numero di Spazio Aperto.

Sono frutto della collaborazione con le numerose associazioni della nostra città, un tessuto probabilmente unico per dimensione e vivacità nel panorama varesino.

Apprestiamoci quindi ad assaporare INSIEME questi mesi di festeggiamenti, ricordando con affetto la Somma di sessant’anni fa, e progettando con passione la Somma che verrà.