La giunta “Bellaria” autorizzerà nuove costruzioni, nuove aperture?
A metà degli anni ‘80 la catena commerciale “il Gigante” inaugurava il Supermercato a Somma Lombardo. Per quell’epoca, stiamo parlando di piu di trent’anni fa, era una grandiosa innovazione per il nostro territorio. Costruzione che portò alla luce tramite gli scavi effettuati, dei reperti archeologici che in parte oggi sono custoditi presso il museo di Arsago Seprio e ci lasciò in eredità, da conservare nel tempo, uno scavo ancora visibile in Via Soragana. Uno scavo rimasto intatto che oggi è visibile a tutti perché coperto da un vetro accanto al Supermercato che ci ricorda il passato.
Ci si avviava verso un radicale cambiamento nel modo di fare la spesa in città, anche se in Italia i grandi supermercati erano nati almeno vent’anni prima.Da allora i supermercati sono andati in continua evoluzione ed in costante crescita cambiando il concetto di supermercato per entrare in quello di ipermercato, e addirittura centro commerciale come di fatto è diventato il Gigante a Somma Lombardo. Pochi anni dopo,nei primi anni novanta, nascevano i discount che insieme ad altri gruppi di supermercati legati a blasonati nomi della media e grande distribuzione (sia italiana che europea), compongono l’attuale offerta commerciale del food. Insomma, una variegata offerta che per certi versi ha contribuito a decretare la chiusura dei tanti negozietti di quartiere e forse ha pure indebolito l’economia gestionale dei supermercati o altre piccole attività artigianali già esistenti sul territorio, nate soprattutto tra gli anni cinquanta, sessanta e settanta, per volontà anche dei nostri nonni e dei commercianti locali.
Nel tempo, la popolazione locale si è pienamente adattata a questo nuovo modo di fare la spesa: dalle belle bilance a lancetta ed il prezzo del prodotto scritto a penna o a matita si è passati all’evoluzione dei codici a barre e via dicendo. Da tempo tutto ciò che serve lo si trova in un unico luogo, ben servito da parcheggi, in ambienti dinamici che oggi garantiscono un’ampia estensione di orari di apertura e con la possibilità di fare la spesa anche la domenica. Tutto ciò oggi è la normalità, la vita frenetica dei nostri giorni dove l’orologio scandisce ritmi ben diversi dai tempi passati, ci ha abituato a considerare la spesa quotidiana o settimanale, non più un rito o un punto di incontro sociale. Al contrario fare la spesa è divenuto un ulteriore compito da eseguire in fretta senza perdita di tempo. Un occhio alla dispensa di casa, uno sguardo direi rigoroso, ai vari bollettini delle offerte e via...
Questa nostra riflessione porta a ragionare su possibili nuove aperture di centri di media distribuzione nel nostro Comune. Ci sono coloro che reputano il mercato in zona saturo, per cui l’apertura di nuove attività commerciali non servirebbe. Questa inoltre minerebbe un delicato equilibrio che si è assodato nel tempo e che consente ancora un margine di convivenza tra piccola, media e grande distribuzione. C’è però da dire che se il tema delle future nuove aperture in città è emerso sopratutto tra i cittadini è perché si chiedono: “ne abbiamo realmente bisogno?” Ragionare solo sugli aspetti legati all’occupazione è superfluo e riduttivo. Anche Malpensa ora “per farcela digerire” ci dicono che porta posti di lavoro ma a quale costo per il territorio?
Il Sindaco Bellaria inaugurò in fascia tricolore, l’ultimo supermercato aperto in città e gli amministratori locali attraverso i social e i mezzi di stampa asserirono che fosse un “regalo” della passata Amministrazione (cosa non propriamente vera). La si può definire una possibilità realizzativa concessa dagli strumenti urbanistici vigenti, strumenti che consentono all’Amministrazione di concertare sulla realizzazione di quanto proposto. Altre due autorizzazioni di simile entità, a breve, saranno al vaglio di questa Amministrazione e probabilmente a causa di procedure più complesse, vagliate anche dal Consiglio Cimunale, il quale dovrà esprimere il parere sulla fattibilità delle stesse. Magari, questa volta, il “regalo” lo farà il CentroSinistra sommese. La Lega attende con fiducia, e nel caso fosse concessa la possibilità, esprimerà il proprio parere con cognizione di causa, come del resto è stato fatto per la richiesta di deroga alla realizzazione di un parcheggio su circa 40000 mq. di area agricola in Case Nuove.