Anche nelle frazioni

 

Avrete letto nei mesi scorsi che il nostro Comune rischia di restituire 130.000 euro a Regione Lombardia in riferimento a dei finanziamenti avuti che, a seguito di una richiesta di chiarimenti fatta dal Consigliere Barcaro, parrebbero non dovuti in quanto la documentazione predisposta dal nostro Comune non aveva i requisiti previsti dal Bando 2017 per l’accesso al contributo regionale. Il settore competente di Regione in applicazione del paragrafo 5 (revoche e controlli) avrebbe appunto attivato la procedura di revoca dei cofinanziamenti. Negli ultimi due anni Somma Lombardo ha avuto finanziamenti a fondo perso per 260.000 euro, tutti volti al miglioramento della sicurezza urbana, che interessavano i contesti abitativi, e che richiedevano l’urgente intensificazione delle attività di controllo, in particolare per quanto riguardava l’utilizzo di strumentazione tecnologica. Abbiamo letto sui quotidiani locali di premialità in riferimento ai punteggi assegnati che sarebbero state superflui al raggiungimento del massimo cofinanziamento, ma riportiamo un passaggio del bando 2017 a nostro avviso importante: Sarà, altresì, riconosciuto un maggiore finanziamento per i progetti presentati da: 1. Enti associati (Convenzioni e Unioni di Comuni) per tutte le funzioni di polizia locale e per una durata minima di 5 anni, con una dotazione organica minima di 18 operatori di polizia locale, in organico e con contratto a tempo indeterminato, con continuità del servizio per oltre 2 turni per minimo 12 ore e una reperibilità sulle 24 ore; In commissione ci hanno anche riferito che l’eventuale diminuzione degli Agenti della Polizia Locale non doveva essere comunicata a nessuno in quanto da alcuna parte si evinceva dovesse essere comunicata alla Direzione Generale. Riportiamo per una maggior comprensione cosa prevedeva il Bando: Ai sensi dell’art. 33, comma 3, l’ente locale è tenuto a comunicare alla competente struttura regionale eventuali modifiche intervenute nell’assetto organizzativo del corpo di Polizia Locale. Ora ci auguriamo che venga fatta LUCE sulla procedura in totale trasparenza, ammettendo magari che la Giunta può aver commesso un errore in buona fede ma senza cadere sempre nel personale, eventuali ricorsi al TAR produrrebbero solo costi ulteriori per la collettività. I consiglieri comunali, soprattutto quelli di opposizione, hanno il dovere di proporre azioni volte al benessere dei propri concittadini, ma hanno l’obbligo di verificare tutte le procedure amministrative che riguardano l’Ente. In questo periodo, Regione Lombardia offre la possibilità ai comuni lombardi di partecipare ad un finanziamento che promuove la realizzazione di progetti finalizzati a sviluppare politiche di sicurezza urbana per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano e inciviltà, in rapporto alle peculiari caratteristiche e problematicità di ciascun contesto territoriale. L’azione si attua attraverso il finanziamento di progetti riguardanti la realizzazione di sistemi di videosorveglianza. Importo finanziato in tutta la Regione € 3.600.000,00, frutto delle tasse pagate dai lombardi che ritorna ai territori.Ecco, a nostro avviso questa potrebbe essere l’occasione per andare ad implementare la videosorveglianza anche nelle nostre frazioni che negli anni passati sono rimaste fuori dai progetti. Per dare una maggior sensazione di sicurezza l’amministrazione potrebbe prevedere l’installazione di sistemi per la videosorveglianza anche nei vari cimiteri cittadini in quanto frequentati per lo più da persone anziane. Si sentirebbero più al sicuro!Abbiamo presentato una mozione dove impegnamo la Giunta ad aderire a questo finanziamento, confidiamo nel progetto che verrà realizzato nella speranza che chi di dovere possa anche questa volta riconoscere il valore della progettualità, considerando che lo spirito dei finanziamenti regionali è quello di aumentare la dotazione di mezzi e materiali per rispondere il più efficacemente possibile alla domanda di sicurezza che arriva dai cittadini e dal territorio.