Il decreto, con la firma del presidente della Repubblica, ritirato il 18 dicembre in Prefettura. Bellaria: “Momento storico, un bel regalo per il Sessantesimo”
Dal 18 dicembre 2019 Somma Lombardo può vantare ufficialmente una sua bandiera. “È un momento storico ed emozionante, un bel regalo per festeggiare i 60 anni dall’elevazione a città”, esulta il sindaco Stefano Bellaria che a Varese ha ritirato, dalle mani del prefetto Enrico Ricci, il decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Decreto che concede l’uso di un vessillo con drappo azzurro, dodici stelle ottagonali color oro, alternate a tre leoni, il primo e il terzo color oro, il secondo di colore rosso, per rappresentare Somma in tutte le sue sedi istituzionali.
Il disegno è quello progettato e realizzato da Marco Foppoli, membro dell’Academie internationale d’héraldique di Ginevra – il più importante sodalizio internazionale d’araldica – dopo una ricognizione di fonti documentarie, iconografiche e araldiche della città, compreso il famoso codice medievale “Trivulziano”. E poi sottoposto a sondaggio, su Facebook e all’Urp. In quell’occasione si era rivelata più votata, con il 60% delle preferenze, la versione della bandiera con le dodici stelle che richiamano il motto di Somma “Summa sidera celsa petit – Somma tende verso le più alte stelle”.
“Si tratta di una bandiera elegante, originale e, come raramente accade, in grado di evocare in maniera tangibile il motto della Città”, commenta Foppoli che ha seguito tutto l’iter di concessione del vessillo. “Le stelle – aggiunge Bellaria – sono rappresentate nella forma araldica a otto raggi, dettaglio che vuole ricordare gli otto quartieri in cui è divisa Somma”. Prosegue il sindaco: “I tre leoni rampanti si stagliano su un simbolico firmamento stellato, evocando l’auspicio ideale per la città e per i suoi abitanti del raggiungimento delle più alte aspirazioni”.
La bandiera, che rispetto al gonfalone può essere usata all’esterno di tutte le sedi comunali, ha fatto il suo debutto in sala consiliare il 19 dicembre, in concomitanza con l’ultimo Consiglio comunale del 2019, ed è stata benedetta ed esposta fuori dal municipio durante la festa patronale di Sant’Agnese. Il decreto presidenziale, che viene ora conservato nell’archivio storico comunale insieme ai documenti ufficiali inerenti il gonfalone e lo stemma civico, sarà trascritto nel libro araldico degli Enti territoriali e giuridici dell’Archivio centrale dello Stato e registrato presso gli uffici competenti della Presidenza del Consiglio dei ministri.