Liberi pensieri
“Rincorrendo una libellula su un prato…” Cantava Battisti, e io con lui.
Questa frase possiede il potere di accedere delle immagini nei miei liberi pensieri. Una libellula sopra a un prato, una danzatrice. Tempo fa siamo andati a vedere uno spettacolo teatrale di Drag Queen a Milano, ballavano, cantavano ed erano bravissime. Uno spettacolo che donava piacere e allora penso a certe situazioni assurde di omofobia e intolleranza. Le osservo da più vicino e non riesco a credere che nel 1961 Jurij Gagarin disse orbitando attorno al nostro pianeta: “da quassù la Terra è azzurra e senza confini.” Confini. Li trovo sempre più in certe parole e nell’indifferenza. L’indifferenza che emerge prepotente verso Patrick Zaky, un cristiano copto; ma non dovrebbe essere uno di noi? E no! Zaky si è impegnato nella difesa dei diritti delle minoranze oppresse nel suo Paese, a partire da comunità cristiane e persone Lgbt. Quindi non va bene. «È stato arrestato perché denuncia il lato oscuro dell’Egitto.»Afferma da sempre il suo avvocato a cui non sono stati reperiti i fascicoli per la difesa. L’ Egitto ignora e finge. Il caso di Giulio Regeni è un altro pessimo esempio a conoscenza di tutta l’opinione pubblica internazionale, ma quanti dissidenti sono rinchiusi in quelle carceri di cui non se ne conosce il nome? La Giustizia infine appartiene davvero a chi può permettersela? Mi torna presente Kaifa e la questione contro il Nazareno. Osservo le nuvole, il mare. La sabbia scivola sotto i miei piedi e sorrido per il piacere.
Cerco un centro di gravità permanente…Cantava Battiato.
Un centro permanente lo cerco anch’io, sono al mare, all’orizzonte solo vele di surfisti e niente navi, che fine hanno fatto quelle come la Sea-Watch? Non so. La caduta per le ONG da ogni accusa ha tolto l’interesse di tutti. Funziona così. Capitano o mio Capitano abbiamo sentito gridare in una spiaggia dell’Adriatico. Carola Rackete capitanava la Sea-Watch, al suo arresto in Sicilia, non l’avrebbero ingiuriata come hanno fatto se fosse stata un uomo. Scendere da quel nave per Rackete è stato come camminare verso il Golgota? Ma chi sono davvero i bisognosi. Chi è esausto? Chi ha perso le speranze? È forse chi sfoga la propria povertà di spirito e di intelletto attraverso la rabbia e le parole urlate da certi leader politici? A ognuno la sua risposta.
L’estate sta finendo e un anno se ne va… Cantano i Righera.
Il Nobel per la pace 20121 è stato assegnato a Muratov, direttore di una testata giornalista russa falcidiata per le uccisioni dei suoi collaboratori che scrivevano contro Putin. Muratov alla consegna del premio ha detto che il Nobel dovrebbero assegnarlo a Navalnyj e non a lui. Era il gennaio 2021 quando al leader dell’opposizione gli hanno ritirato il passaporto e arrestato, forse L’Europa è un poco in ritardo. Eravamo in pieno inverno, grazie alle pressioni della Merkel, la degenza per l’avvelenamento a Navalnyj è stata fatta in Germania, pochi in Europa all’epoca hanno protestato come i tedeschi. D’altronde Putin ha molti simpatizzati in U.E. e sentire parlare la fondatrice di R.Politik e analista del Carnegie Moscow Center affermare: “Il regime ha smesso di tenere in considerazione le sfumature: vede tutto o bianco o nero. L’obiettivo è rendere il sistema ermetico a ogni possibile sfida o critica.” Come può un qualsiasi governo democratico girarsi per non vedere? Gas, ecco la risposta. La signora Tatjana Stanovaja (professionista che collabora con molte testate internazionali come Il Financial Times) continua: “In un certo senso Navalnyj è l’unico a poter rivendicare lo status di vero oppositore del regime. Come tanti altri che sapevano di essere crocifissi, decapitati o bruciati, Navalnyj non ha desistito a portare a termine la sua missione. Noi oggi abbiamo Mimmo Lucano imbrigliato da una certa giustizia.
Parole, parole parole…Canta Mina.
Così finisce la musica, di certo non la speranza e il buon senso per continuare a ricorrere una libellula sopra a un prato o un fiocco di neve per la strada. Buon Natale davvero a tutti.
Enzo Calandra