Il Gruppo di Protezione Civile c’è
Nessuno può negare che l’ondata dell’emergenza Covid -19 abbia travolto con forza gradualmente sempre maggiore un po’ tutti.
Eppure anche nei giorni inizialmente più difficili, forse più complicati anche per il disorientamento generale, come Volontari di Protezione Civile abbiamo cercato di dare un nostro fattivo contributo ai Cittadini in quello che siamo abituati a fare ovverosia logistica, supporto alla popolazione e controllo del territorio.
Ed in particolare
- Organizzazione operativa del COC (Centro Operativo Comunale), che è la struttura dove il Sindaco – quale Autorità di Protezione Civile sul proprio territorio – organizza le attività di soccorso ed assistenza alla popolazione colpita dell'emergenza Covid-19 in collaborazione i responsabili delle funzioni di supporto. Una struttura costituita con provvedimento formale nella quale sono indicati la sede, gli strumenti e i mezzi messi a disposizione dal Comune, le procedure di utilizzazione dei volontari, nonché le modalità di finanziamento dell’attività e di potenziamento della dotazione di attrezzature e mezzi.
- Consegna di spesa e medicinali a domicilio in favore di cittadini con più di 65 anni di età in situazione di difficoltà e privi di una rete familiare di sostegno. Accompagnamento presso strutture ospedaliere per terapie ed esami diagnostici, distribuzione di mascherine chirurgiche a domicilio.
- Supporto alla gestione dei flussi d’accesso con particolare riferimento alle attività commerciali di forte attrattività quali supermercati, uffici postali, farmacie e attività di monitoraggio del territorio presso aree a forte concentrazione sociale.
Ma non solo, ci siamo trovati anche a dare “aiuto” e “consolazione” alle persone, gli amici e parenti che hanno sofferto per la malattia o per la perdita di persone care.
Un’emozione indescrivibile che, nonostante la professionalità che ci dovrebbe consentire di mantenere un equilibrio fra la partecipazione e il distacco, ci travolge come un’ondata di dolore sordo; occhi muti che cercano nei nostri delle risposte che a volte non possiamo dare.
Tutto ciò non ci ha fermati, anzi ogni “colpo” ricevuto ci ha riportati al vero significato del nostro essere Volontari con la V maiuscola, senza inutili manie di protagonismo.
E quindi siamo andati avanti, sorretti da chi – pur non conoscendoci – ci dice “grazie per quello che fate”; un grazie sentito che rappresenta il miglior riconoscimento all’impegno, alle energie e alle capacità dedicate quotidianamente ai nostri Concittadini in difficoltà.
Messi a terra da un virus “infinitamente piccolo” stiamo riscoprendo un senso di comunità infinitamente più grande.
E per concludere, un augurio che quando questo articolo verrà pubblicato non si parlerà più di emergenza Coronavirus e si potrà guardare al futuro con rinnovata speranza.