Il Gruppo Alpini rende omaggio a fanti della brigata Como

 

Questa zona del Piave con il monte Cornella alle spalle è stato il primo baluardo della difesa nella battaglia d’arresto nei cinque giorni che salvarono l’Italia, in quel tragico Novembre del 1917 dopo lo sfondamento del fronte a Caporetto

 

Domenica 25 novembre 2018, zaino in spalla e partenza all’alba per raggiungere uno dei luoghi simbolo della prima guerra mondiale, il fiume sacro alla patria, il Piave. Dopo un viaggio di oltre 300 km costeggiando il massiccio del monte Grappa, incontriamo Crespano del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba. Sono alcuni dei paesi che hanno vissuto sulla loro pelle la crudeltà della guerra. Arriviamo a Pederobba paesino reso famoso per il ponte di barche citato nel celebre film di Monicelli la grande guerra. A sinistra del Piave si erge il sacrario dove riposano oltre 900 caduti Francesi della 37 divisione duramente impegnata nella battaglia d’arresto del monte Tomba e Grappa.

Proseguiamo ancora per un breve tratto di strada che ci porta all’imbocco della valle del Piave, siamo passati dalla provincia di Treviso a quella di Belluno , ci fermiamo nel luogo stabilito dove ci attendono gli amici Alpini del gruppo monte Cornella del comune di Quero. Il capogruppo Lorenzo, con Wilmer e Claudio ci invitano nella loro gradevole sede dove ci viene offerta una speciale colazione a base di sopressa formaggio di malga e prosecco. Dopo questa gustosa sosta si procede alla visita del mausoleo Germanico costruito sul colle Maor con magnifica vista sul Piave. L’amico alpino Doriano ci spiega che la costruzione in porfido riprende la forma di una fortezza con mura possenti. Una piccola scalinata ci conduce all’interno e dopo pochi passi ci si trova nella sala d’onore dove veniamo accolti da uno straordinario mosaico che raffigura 12 soldati tedeschi afflitti per la perdita dei loro commilitoni. Appena fuori ci troviamo nel luogo dove riposano 3.465 soldati AustroTedeschi. Dopo questa emozionante visita ci portiamo al ponte del Fante.

Questa zona del Piave con il monte Cornella alle spalle è stato il primo baluardo della difesa nella battaglia d’arresto nei 5 giorni che salvarono l’Italia, in quel tragico Novembre del 1917 dopo lo sfondamento del fronte a Caporetto. Grazie alla tenace resistenza dei fanti della brigata Como che con il loro sacrificio "ricordiamo uno su tutti la medaglia d’argento al Sotto-Tenente Carlo Daccò che a soli 19 anni comandante di una batteria di artiglieria da montagna sul monte Cornella veniva colpito a morte da una granata nemica" riuscirono a rallentare l’avanzata degli Austroungarici dando il tempo necessario all’esercito Italiano di attestarsi sulla linea del fronte Monte Grappa, Piave, Montello. Con un omaggio floreale e l’onore ai caduti del Piave termina questa giornata dedicata al ricordo dei nostri nonni, che per un’idea di Patria ben diversa da quanto oggi qualcuno vuol fare credere hanno dato la loro vita per questo ideale. Con questa interessante e commovente visita concludiamo il nostro percorso durato quasi 4 anni sui sentieri dei ricordi in occasione del centenario della prima guerra.

 

Con questa interessante e commovente visita concludiamo il nostro percorso durato quasi quattro anni sui sentieri dei ricordi in occasione del centenario della prima guerra