Il teatro luogo di eventi unico e necessario
Anatolij Vassiliev, famoso regista teatrale russo contemporaneo, scrive le parole che seguono, nel suo messaggio, dedicato alla Giornata Mondiale del Teatro, svoltasi lo scorso 27 marzo:
Il Teatro è sempre stato e ci sarà per sempre. Nei prossimi cinquanta, settanta anni, il Teatro sarà particolarmente necessario. Perché, di tutte le arti rivolte a un pubblico, è solo il Teatro che passa da bocca a bocca, da occhio a occhio, da mano a mano, da corpo a corpo. Il Teatro non ha bisogno di un intermediario fra persona e persona. È una parte trasparente dell’universo, né sud, né nord, né oriente, né occidente. Brilla di luce propria, da tutte e quattro le direzioni, immediatamente comprensibile da chiunque, nemico o amico.
A porte ormai chiuse, le considerazioni da fare sarebbero tante. Ci limitiamo a presentare, in questo articolo, alcuni punti riassuntivi che riteniamo fondamentali.
La Nuova Compagnia Anni Verdi si è proposta di seguire le orme di Vassiliev, rendendo il Teatro un luogo di eventi unico e necessario. Partiamo dalla fase organizzativa, con la scelta di Compagnie che proponevano generi diversi, per dare al pubblico una più vasta gamma di opportunità. Significativa, inoltre, anche la strategia di “gratuità” per i ragazzi al di sotto dei tredici anni, in modo da aprire le porte del teatro alle generazioni più giovani.
Sarebbe superfluo rinominare, anche in questo consuntivo, le compagnie che si sono cimentate sul palco del Teatro Italia. A tutti facciamo i complimenti per la performance, nonché per l’occasione in più di riflessione e divertimento che hanno offerto al pubblico. Ognuno di questi spettacoli si merita il rispetto che si deve a un lavoro di grande fatica e alla determinazione nel portarlo a compimento, nonostante le difficoltà, alle quali tutte le compagnie amatoriali vanno incontro. Nuova Compagnia Anni Verdi inclusa.
Nella prima del suo nuovo progetto teatrale “Lo Strano caso del Prof. Harold Crowder” la compagine sommese ha saputo unire gli sforzi dei ragazzi del laboratorio teatrale, condotto da Elisa Grosselli, al lavoro della componente stabile del gruppo. La fatica di unire le sinergie di adolescenti e adulti si è aggiunta alla ricerca di collaborazioni con altre compagnie stabili sommesi (ringraziamo la Compagnia del Teatro dell’Oratorio per essere stata disponibile a mettere a disposizione un proprio attore) e al desiderio di coinvolgimento del pubblico, che viveva alcune parti dello spettacolo, come se ne facesse parte, direttamente in platea. Senza l’unione sinergica di attori, tecnici, pubblico la rappresentazione non sarebbe stata la stessa.
La rivelazione del Prof. Crowder e la sua indiscussa crescita umana, che irrompono nella piccola comunità perbene di Charlottesville, aiutano tutti i personaggi a diventare più sinceri con gli altri, ma soprattutto onesti con loro stessi e sottolineano l’intento registico di condurre il pubblico per mano verso una chance in più di benessere: la Verità – come Vassiliev stesso dimostra nelle sue parole di apertura dell’articolo – la Verità risiede nel Teatro e, anche per questo motivo, esso esisterà per sempre. Grazie a tutti voi che ci avete sostenuto applaudendo in sala!
Ringraziamenti calorosissimi vanno anche a chi crede nel Teatro come sprone per la vita culturale della città di Somma, e cioè all’Amministrazione Comunale. Siamo, inoltre, riconoscenti alla Pro Loco per la disponibilità e al signor Ennio Cosentino, che considera il Cipresso come un evento profondamente radicato nel Cinema Teatro Italia e imprescindibile da esso.
a cura di: Sabrina Norcini - Nuova Compagnia Anni Verdi