Alla presenza della moglie Maria Luisa Mosterts de Banfield, del figlio Sebastiano, del Sindaco Stefano Bellaria, dell’Assessore alla Cultura Raffaella Norcini ed una numerosa rappresentanza della grande famiglia “Lanificio di Somma”, domenica 18 febbraio presso la Biblioteca Civica è stato ricordato l’Ing. Guido Mosterts nel decimo anniversario della sua scomparsa.

Ricordare l’Ing. Guido per noi, già dipendenti del prestigioso Lanificio è sempre emozione unita a sentimenti d’imperitura riconoscenza e gratitudine. L’Ing. Guido insieme alla dinastia Mosterts, mi piace definire così la sua famiglia, fu bella immagine di imprenditore e gentiluomo, dotato di grande distinzione nel portamento e nel comportamento, democratico e cordiale con tutti. Fu attento non solo allo sviluppo della sua prestigiosa Azienda ma anche alle necessità delle sue maestranze e delle diverse realtà cittadine. Gli antichi Greci ammonivano: Panta rei – Tutto passa! Ma il bene compiuto rimane sempre!

In questa speciale circostanza, credo sia stato doveroso, per chi ha conosciuto da vicino l’Ing. Guido, ricordarlo per il bene che ha fatto alla nostra comunità. Come avveduto e generoso imprenditore e come sommese, partecipe concreto ma riservato alle vicende della nostra Città.

L’attenzione a chi era in difficoltà è stata una caratteristica della famiglia Mosterts, oserei dire una componente del Lanificio di Somma, pane per tante famiglie, vanto industriale per Somma e per l’Italia.

Per molti di noi scuola di vita!

Guido Mosterts è stato ricordato anche attraverso l’arte della scultura. L’artistica statua del Buon Pastore visibile presso la Biblioteca, copia di quella oggi conservata nei Musei Vaticani, proveniente dalle Catacombe di San Calisto, databile tra il III e IV secolo d.C. ben si addice alla figura dell’Ing. Guido.

Nell’ antichità infatti il “Pastore” era anche un capo. Aveva un ruolo ed una dignità. Così fu per colui che abbiamo ricordato con profonda stima ed affetto. Di grande significato il pensiero scaturito nella sua famiglia, dettato con vera sensibilità d’animo dalla signora Pinki. Ricordarlo con una scultura che speriamo trovi al più presto degna collocazione, dove tonnellate di balle di lana, sempre acquistate con grande conoscenza ed esperienza dall’ Ing. Franco Mosterts, l’altra colonna portante dell’Azienda, per più di un secolo furono trasformate nelle famose “Coperte di Somma, Coperte da sogno“ come scandiva l’indimenticabile pubblicità del glorioso “Lanificio di Somma“. Realtà cittadina ricordata con un velo di nostalgia da Claudio Brovelli, ex dipendente e anche da Sindaco di Somma si sentì sempre vicino alle sorti di quella che tutti noi sentiamo come la “nostra” Azienda.

Il ricordo di Guido Mosterts si è concluso con le belle espressioni e la preghiera del prevosto don Basilio Mascetti.