La municipalizzata si è trovata in lotta contro il covid. Ecco come si è mossa

 

Di questi tempi la difficoltà nel gestire qualsiasi realtà economica che possa essere un’impresa, una società oppure qualsiasi altra attività lavorativa, è tangibile.
Spes è solo una delle tante realtà che ha dovuto affrontare a viso aperto l’impatto che questa pandemia ha avuto sul mondo e, di conseguenza, ha attuato delle scelte.
Ricordiamo che Spes offre una vasta gamma di servizi che, però, non si limitano al solo contesto farmaceutico, bensì detiene anche la gestione di palestre, piscine e dei servizi cimiteriali comunali.
Per quanto riguarda piscine e palestre, è chiaro che la totale chiusura di quest’ultime ha avuto un impatto devastante sul bilancio. Con entrate azzerate e l’emissione di voucher ai clienti in possesso di abbonamento, il bilancio annuale sarà ovviamente in perdita.
Anche il servizio preminente di Spes, legato all’apertura e gestione delle farmacie presenti sul territorio comunale e al T2 di Malpensa, ha subito forti cambiamenti dettati dall’evolversi, quasi quotidiano, della situazione pandemica.
L’incasso è stato radicalmente ridotto nell’ultimo anno, dettato soprattutto dalle chiusure aeroportuali.
Sono i dati numerici che forse rendono più di ogni altra cosa chiara la realtà: è di circa 620 mila euro la perdita nel fatturato del 2020 per il solo settore farmaceutico.
Eppure, nonostante tutte queste difficoltà, il Cda di Spes ha deciso di non rimanere con le mani in mano e darsi da fare per ripartire con grinta e buona volontà.
Vogliamo, pertanto, ripercorrere alcune delle misure prese da Spes da inizio della pandemia ad oggi, per continuare ad erogare soprattutto il servizio legato alle farmacie.
In questo ambito la società patrimoniale si è mossa immediatamente per la disposizione di paratie divisorie in plexiglass e l’uso dei termoscanner, per evitare un blocco delle attività che sarebbe stato solo ulteriormente dannoso, senza dimenticare la costante sanificazione degli ambienti.
Di recente Spes ha anche attuato diverse scelte per poter rilanciarsi e garantire una sempre più ampia gamma di servizi alla cittadinanza: basti pensare all’entrata in vigore dal 15 marzo della possibilità di effettuare un tampone antigienico rapido ad un prezzo calmierato, azione che ha portato ad un risultato importante, visto l’imponente afflusso di persone ogni giorno.
Non vanno dimenticate anche le varie donazioni di guanti e mascherine fatte alle case di riposo e i 20 saturimetri all’Assessorato per i Servizi Sociali.
A metà fra le difficoltà economiche e le scelte di rilancio, sta chiaramente la volontà di un Cda forte e determinato a non fermarsi qui e ripartire, per poter garantire chiaramente la continuità di questi servizi pubblici essenziali.
Non è semplice, ma l’importante è non star fermi a guardare e perseverare nella ricerca di misure che possano essere d’aiuto ai cittadini e anche a Spes per superare uno dei momenti più critici e difficili che la storia recente abbia mai affrontato.