Eccellenza o aria fritta?!
Come tutti sappiamo la Lombardia conta oltre 10 milioni di abitanti ed ha fama di avere una SANITA’ ECCELLENTE (o quanto meno questa è la nomea che ha da anni). Con l’avvento del COVID 19, che ha spazzato via tanti bei appellativi chissà se ad oggi ancora meritati, tanti si chiedono se la nostra regione è stata altrettanto eccellente e all’altezza della situazione nell’affrontare questa terribile, imprevedibile e devastante calamità. Certo è che se l’Assessore regionale alla partita Gallera è stato “licenziato”, ci saranno non uno , ma più d’un motivo.
Ma non solo l’anzidetto assessore, bensì anche il presidente Fontana ci ha messo del suo lasciando nella popolazione lombarda tanti dubbi che, anche se alcuni di essi in questo terribile anno si sono assopiti, ma non dimenticati, occorre oggi porli come forti interrogativi, affinché di nulla ci si scordi definitivamente.
La serie dei dubbi riguardano:
a) Appalto su camici e mascherine;
b) Terapia intensiva in fiera (costi e risultati durante il 1° lockdown);
c) Gestione COVID in Val Seriana;
d) Gestione rapporti col governo Conte;
e) Gestione DAD (didattica a distanza);
f) Gestione sicurezza (Navigli, shopping, ecc.);
g) Gestione Covid nelle RSA ( case di riposo );
h) Gestione prenotazioni vaccinazioni tramite ARIA e oggi affidate alle POSTE.
Questi sono alcuni dei dubbi più ricorrenti che ci assillano con domande che ancora oggi non hanno risposte esaustive.
Da anni la Lombardia ha dato grande spazio alla gestione privata della sanità evidenziando una notevole disparità rispetto a quella pubblica. La più evidente è la velocità degli interventi. Per non parlare della ormai arcinota “usanza” secondo la quale, se paghi, sia esami di accertamento che interventi, non si è soggetti ad attese a volte di mesi o addirittura di qualche anno. Ma, per completezza d’informazione ed onestà intellettuale, occorre dire che questa cattiva “usanza” la ritroviamo in tutt’Italia. E a tal proposito le responsabilità si allargano su tutto il territorio nazionale.
Occorre inoltre evidenziare con grande forza e delusione, che, a tutti i livelli, la maggior parte degli incarichi dirigenziali preposti a governare la sanità, sono ancor oggi, come da tanti lustri riferibili molto spesso ai tempi della prima repubblica, affidati secondo regole che la politica detta ed attua con lucida normalità.
Certo sarebbe disonesto fare di tutt’un’erba un fascio. Il cittadino che oggi, infettato da coronavirus riesce a salvare la pelle, deve la vita a quegli eroi che hanno fatto e fanno ogni giorno di tutto mettendo a rischio la propria incolumità. E tanti la vita ce l’hanno lasciata davvero nelle corsie degli ospedali, delle terapie intensive o nei propri studi medici!!
A medici, infermieri, portantini, operatori della Croce Rossa, personale addetto alle pulizie, volontari della Protezione civile e tanti, tanti altri, comprese le strutture delle amministrazioni Provinciali e comunali, andrà per sempre il nostro più vero e sincero GRAZIE !!!!!
Gerardo Locurcio