Il lascito Aielli, i problemi e i progetti,le iniziaitve della Giunta Bellaria
Quanti di Voi avranno sentito parlare del Lascito Aielli, una donazione modale disposta a favore del Comune di Somma dall'omonima famiglia? Sono diversi anni che le forze politiche discutono sul tema.
Gli Aielli erano una famiglia residente in Somma ma senza parenti diretti, la quale dispose affinché, alla loro morte, venisse trasferito alla nostra Città un'immobile sito in Via Don Selva, con l'obbligo di destinarlo ad asilo nido.
Il primo nocciolo della questione è stato per anni proprio la destinazione d'uso, poiché con il passare del tempo ci si è resi conto che, a causa dell'andamento demografico discendente, l'asilo nido comunale di Via Salvioni saturava, da solo, tutta la richiesta cittadina. Non avrebbe avuto senso un'ingente spesa pubblica finalizzata alla realizzazione di una struttura destinata a offrire un servizio eccedente le richieste. In tale ottica l'ultima Giunta Colombo ha lavorato alacremente al fine di giungere a una modifica della condizione apposta al lascito; modifica non semplice, dovendo ricevere l'approvazione dei discendenti Aielli sparsi per l'Italia. Ma come si dice: “chi l'ha dura la vince” e il risultato è stato finalmente portato a casa nella scorsa primavera: gli eredi hanno accettato che la destinazione diventasse più genericamente di esigenza sociale. Un grande successo, questo, seppure poco noto.
Il secondo ostacolo era rappresentato dal reperimento delle sostanze economiche necessarie ad affrontare la realizzazione di un'importante opera pubblica.
Diverse furono le ipotesi, ma quella più concreta è stata anch'essa perseguita dall'Amministrazione Colombo, che durante l'ultimo mandato l'ha concretizzata. Sono stati venduti all'asta alcuni immobili di proprietà del Comune siti in Milano (ex Lascito Ipab), prima di allora locati a canoni tanto bassi da non essere sufficienti a coprire le spese per l'ordinaria manutenzione. Il ricavato, di entità certamente di rilievo (parliamo di circa 2.300.00,00 €), in attesa di essere impiegato al meglio è stato versato dalla medesima Amministrazione, quale capitale sociale, alla Spes, la controllata comunale che ancora al momento lo detiene immutato se non in aumento per la maturazione di interessi.
A quel punto tutto era pronto per la realizzazione del progetto, assai caro a Forza Italia, ma ritenuto essenziale da tutta la coalizione di centrodestra, per il quale, tanti ricorderanno, Martina Pivetti molto si è spesa durante l'ultima campagna elettorale. CASA PER IL SOCIALE era il suo nome, e prevedeva la riqualificazione del Lascito Aielli per trasformarlo in spazio da destinare ad iniziative nel sociale a favore della Famiglia e dei Soggetti Deboli in genere.
Ora che tutte le difficoltà sono state superate, all'attuale Amministrazione non resterebbe che agire.
Invece, programma di utilizzare i fondi incamerati con un'operazione straordinaria, devolvendoli alle manutenzioni ordinarie delle strutture scolastiche!! Buona cosa, ma andrebbero sostenute con proventi correnti, anziché straordinari.
Perché privare la Città di un'occasione del genere, demolendo anni di lavoro solo poiché a eseguirlo è stata precedente Amministrazione?
E allora quando le idee sono buone e non hanno colore politico?
Quando la Maggioranza di Governo le trae dal lavoro e dal programma elettorale dell'opposizione per farle proprie.
Questo l'auspicio di Forza Italia e dell'attuale opposizione!
a cura di: Forza Italia