Considerazioni e proposte

 

La maggioranza consiliare che regge la nostra Amministrazione Comunale cita molto spesso quale intrinseco valore del proprio operato il concetto di “Partecipazione”.

Ora, premesso che il giudizio su quanto sia applicato questo valore spetta soprattutto ai cittadini che se ne sentono più o meno coinvolti, non è fuori luogo sottolineare come la cd. “partecipazione”, o coinvolgimento nelle scelte, debba essere applicata anche ai rapporti con i gruppi di opposizione che, fino a prova contraria, rappresentano un folto gruppo di cittadini/elettori.

In effetti i comportamenti dei nostri amministratori risultano piuttosto “schizofrenici” laddove si vantano di essere molto disponibili alla partecipazione democratica e la attuano, peraltro senza grandi risultati con i cittadini (vedi la scarsissima partecipazione alle Assemblee di Quartiere) ed invece rimangono piuttosto restii ad un confronto vero ed approfondito nelle commissioni consiliari. Sono costanti, infatti, le difficoltà nel trovare una intesa sulla data e ora di convocazione delle commissioni e spesso le discussioni in quell’ambito non entrano veramente a fondo dei problemi ma rimangono piuttosto superficiali, rimandando tutto alla discussione in Consiglio Comunale. Tale atteggiamento non consente a chi svolge il ruolo di opposizione ,e rispetta pienamente i compiti di governo della maggioranza, di contribuire con idee e suggerimenti positivi alla gestione del Comune ma inevitabilmente determina in consiglio comunale un dibattito dai toni più politici che tecnico/operativi. Probabilmente non si vuole comprendere che il compito delle riunioni di commissione è proprio quello di “spoliticizzare” il confronto entrando più a fondo negli aspetti operativi e consentendo a tutti di portare il proprio contributo positivo; inoltre le commissioni si tengono in seduta pubblica e quindi tutti i cittadini possono assistere alle discussioni e comprendere meglio il senso di molte decisioni.

Insomma ci pare di capire che chi si vanta di essere “partecipativo” di fatto è esattamente il contrario e soffre in modo quasi permaloso il vero confronto.

Saremmo ben felici di sbagliarci nelle nostre conclusioni ed attendiamo segnali concreti in tal senso, al di là delle verbali rassicurazioni espresse dal sindaco in Consiglio Comunale,troppe volte smentite nei fatti.