Quanta nostalgia di immagini sfuocate dal tempo, ricordi assopiti mai dimenticati.
Noi che a scuola ci si alzava per dire buongiorno maestra, e come un rituale la preghiera ora dimenticata. Noi che si andava a scuola da soli con le compagne. Noi adolescenti ci incontravamo nelle nostre case a ballare con il mangiadischi ascoltando le dolci canzoni d’amore e si sognava, poi allegre ci scatenavamo a tempo di rock, che tempi meravigliosi.
Noi che i nostri selfie erano macchinette automatiche.
Noi che si aveva il telefono nelle cabine con i gettoni.
Noi che, per scherzo, suonavamo tutti i campanelli delle case poi si scappava ma eravamo giovani, ci si divertiva con poco.
Noi si andava in due sul motorino, ci sbucciavamo le ginocchia ma con la polvere di pellicilina passava tutto.
Noi che per il Santo Natale si metteva sotto il piatto la letterina per papà promettendo di essere più buoni.
Noi, ora, pensiamo, erano altri tempi, ma vi assicuro che erano tempi migliori e spensierati della nostra età.