Il linguaggio cinematografico come ponte fra la realtà e lo spettatore. Due progetti che hanno coinvolto adulti e ragazzi in riflessioni e scambio di idee

 

I DUE PROGETTI PROPOSTI

“La vita è un cinema”, realizzato per i geometri dell’ISIS Ponti e per i ragazzi del CFP Ticino, che sono stati convolti dagli psicologi del gruppo “Psicologi e Cinema” nella visione dei film e in successivi laboratori dinamici di confronto.

 “Mercoledì al cinema”, con cinque proiezioni pomeridiane per gli studenti dell’ UATE (Università per Adulti e Terza età, città di Somma Lombardo).

 

 

Con questo articolo desideriamo presentare la progettualità culturale “Cinema e Psicologia” che l’Istituto IPSE ha condiviso con l’Amministrazione Comunale.

L’idea nasce dalla consapevolezza che il cinema è una forma espressiva che rende possibile un forte coinvolgimento emotivo diventando mezzo ideale per allestire e sperimentare emozioni, creando sullo spettatore un impatto affettivo relazionale capace di stimolare riflessioni, è veicolo ideale per la comprensione della realtà e di alcune problematiche sociali e si propone di avvicinare gli spettatori al film, come forma di arte capace di raccontare la realtà, favorendo la riflessione e lo scambio di idee.

Sono stati creati due eventi, il primi destinato ai giovani avente per titolo “La vita è un cinema”, realizzato per i ragazzi dell’Istituto ISIS “A. Ponti” sede di Somma Lombardo e del Centro di Formazione Professionale Ticino, che sono stati convolti dagli psicologi del gruppo “Psicologi e Cinema” nella visione dei film e in successivi laboratori dinamici di confronto.

Vi hanno preso parte 178 studenti dalla classe I alla classe V, proponendo tre film specifici per tematica: il mondo dei social network (Disconnect), l’accettazione del diverso (Basta guardare il cielo), l’ingresso nel mondo adulto e nel mondo del lavoro (Cresceranno i carciofi a Mimongo).

Agli studenti, inoltre, sono stati sottoposti questionari di gradimento allo scopo di rilevare il loro grado di soddisfazione, raccogliere dati utili alla valutazione del raggiungimento degli obiettivi fissati e individuare approfondimenti e ampliamenti di temi sociali mirati alle richieste degli studenti.

Dall’analisi si é evidenziato che il film che ha riscosso maggiore successo tra i ragazzi è stato Disconnect, che affronta il tema dei social e del cyberbullismo, probabilmente perché essendo più vicino alla loro realtà attuale ha stimolato il maggior contatto e immedesimazione emotiva.

I ragazzi hanno indicato come ulteriori tematiche di interesse le dipendenze, il bullismo e le problematiche adolescenziali (diversità, autolesionismo, solitudine, omofobia).

Il secondo progetto proposto è stato i “Mercoledì al cinema”, realizzato all’interno dell’ UATE (Università per Adulti e Terza età, città di Somma Lombardo) rivolto alla popolazione matura della città.

Un cineforum che ha previsto cinque proiezioni pomeridiane nell’arco dell’anno, con la proiezione dei seguenti film:

E se vivessimo tutti insieme, La teoria del tutto, UP, Marigold Hotel e Il matrimonio che vorrei.

Tra questi il film d’animazione UP è stata una specie di “sfida” nei confronti di coloro che hanno sempre creduto che sia un genere dedicato ai bambini per le scelte dei colori, dei loro personaggi preferiti e le musiche più adatte a quell’età, sottovalutando come il forte impatto delle tematiche in esso trattate, colpisca emotivamente e profondamente l’animo di un pubblico più adulto.

La partecipazione numerosa e il coinvolgimento attivo dei protagonisti, ci consentono di poter considerare la scelta del cineforum come strumento per stimolare discussioni, confronti e pensiero su temi sociali, e ci porta ad auspicare che questo sia solo l’inizio di una consuetudine da poter riproporre ogni anno per fornire alle persone uno spazio di condivisione e comunicazione con l’altro, attraverso un “metodo diverso” che favorisca l’opportunità di conoscere e comprendere i fatti della vita e lo sviluppo di un pensiero più critico e consapevole.

dott.ssa Janice Romito, Psicologa Psicoterapeuta, Istituto Ipse