Come i Millennials di Somma Civica si affacciano al mondo della politica

Per un giovane entrare in politica è come partecipare ad una competizione sportiva di cui si conoscono approssimativamente le regole, circondati da giocatori molto più esperti e con una continua e leggera vocina di sottofondo che dice: “Non ci capirai mai niente, esci dal campo e stai a guardare”.
Delle due l’una: abbandonare e stare a bordo campo (magari lamentandosi senza propositività) oppure decidere di starci dentro, alzare occhi ed orecchie e iniziare a giocare. Nessuno dice che sia facile, la politica parla una lingua spesso troppo lontana dai giovani e il tentativo di immergersi nel dispotico mondo social (regno indiscusso dei giovani di cui, volenti o nolenti, i “meno giovani” non hanno ancora appreso l’essenza) ha creato per lo più una piazza grande fatta di tante voci, pochi fatti e valanghe di fake news. Le stesse tematiche affrontate sono nella stragrande maggioranza dei casi lontani dall’interesse delle nuove generazioni: come si suol dire, si preferisce l’uovo oggi alla gallina di domani, poiché pensare ai giovani significa fare investimenti verso il futuro, ma ciò che non dà risultati immediati ora come ora, non porta voti. D’altro canto, la generazione Z e i Millennials quando sentono il bisogno di dedicarsi alla cosa pubblica spesso concentrano i loro sforzi verso realtà più in linea con la rapidità e l’immediatezza del mondo che li circonda. In poche parole, scelgono di buttarsi in associazioni o enti in cui il risultato del loro “lavoro” si concretizzi in tempi più brevi dei famosi “tempi della politica” ed anche perché sentono di essere trascurati per quanto detto sopra.
I giovani e la politica spesso viaggiano su strade parallele. Uno scontro tra loro può sembrare catastrofico, eppure è la cosa migliore che può succedere ad entrambi.
La politica ci guadagna in idee, energia e orizzonti; i giovani invece, possono partecipare alla costruzione del futuro che vogliono. Ci vuole impegno e forza di volontà da ambo le parti, perché comunicare e mediare tra generazioni così distanti non è semplice.
Nella nostra esperienza in Somma Civica ci possiamo dire fortunati. Questa nuova avventura si è mostrata a noi con molti interrogativi ai quali abbiamo trovato risposta grazie ai membri “più maturi” della lista. Siamo solo all’inizio del percorso e infatti c’è molto altro da comprendere e far nostro.
Siamo però fieri di come le amministrative siano andate e di come noi ragazzi ci siamo presi l’incarico di gestire la comunicazione via social network. Soprattutto siamo orgogliosi di aver sostenuto e di far parte di una lista che nel proprio programma ha focalizzato molto l’attenzione sulla questione “nuove generazioni”. Nel programma, infatti, compare l’area “I Giovani Protagonisti” in cui viene messa in risalto la volontà di appoggiare lo sviluppo di luoghi di aggregazione giovanile volti allo studio, infopoint interculturali in cui i figli di cittadini stranieri possono fare servizio, una maggiore attenzione alle problematiche giovanili e altro ancora. Già il lavorare puntando a questi risultati nobilita e responsabilizza la lista e tutta la coalizione.
È una partita nuova per noi, ma a differenza di tutti gli altri sport, qui la vittoria non è sbaragliare l’avversario, ma dialogare, discutere e collaborare per un futuro migliore per tutti.
O si vince tutti o tutti si perde.


I giovani di Somma Civica