Brevi riflessioni su una annosa questione
La presenza sul territorio del nostro Comune, e di altri a noi vicini, della Infrastruttura aeroportuale di Malpensa determina, da sempre, una serie di problemi di non facile soluzione. Infatti chiunque abbia svolto, o svolga, un ruolo di Sindaco nella nostra comunità ha dovuto “fare i conti” con questo assai ingombrante vicino.
Negli anni 80/90, cioè prima della realizzazione di “Malpensa 2.000” esisteva solo il terminal 2, interamente nel territorio sommese ma, solo apparentemente, i problemi erano minori. Certamente però una differenza di fondo c’era: i rapporti con i vertici di Sea erano molto più collaborativi, basti citare per tutte l’opera di metanizzazione di Case Nuove, che non costò nulla ai cittadini della frazione per l’estensione della rete, solo perché fu metanizzata anche la struttura aeroportuale.
Più avanti negli anni, dopo la realizzazione del terminal 1, si arrivò alla “delocalizzazione”, cioè all’acquisto da parte pubblica, delle abitazioni dei residenti di Case Nuove che, appartenendo ad un territorio più colpito dalla presenza aeroportuale, potevano richiedere, ed ottenere, l’acquisto delle proprie case da parte della Regione Lombardia con una valutazione più che vantaggiosa in termini economici. La stessa cosa avvenne per alcune zone dei comuni di Lonate Pozzolo e Ferno che vivevano gli stessi problemi di vicinanza a Malpensa.
Si potrebbe proseguire all’infinito nel citare le innumerevoli problematiche connesse alla vita in “simbiosi”con l’aeroporto: le annose questioni legate all’inquinamento dell’aria, ai rumori determinati dai sorvoli, allo straordinario aumento del traffico che attraversa la nostra città eccetera.... così come non sarebbe giusto dimenticare i vantaggi economico-occupazionali prodotti dalla struttura di Malpensa e dal suo indotto cioè le innumerevoli attività in qualche modo legate all’aeroporto(ad esempio gli Hotel ed i parcheggi sorti sul territorio).Insomma anche in questo caso è evidente come sia indispensabile coniugare lo sviluppo tecnico ed economico/occupazionale con il rispetto per l’ambiente e la qualità della vita cioè il cosiddetto “sviluppo compatibile”. Molti hanno sostenuto questa battaglia politica in tempi e modi diversi e con alterne fortune, ma sempre con grande tenacia ed indipendentemente dal colore politico: i Comuni contermini, Il Parco del Ticino e, anche se in misura minore, la Regione Lombardia con un unico,fondamentale “ grande assente”: lo Stato!! Sono mancati e mancano tutt’ora, infatti, importanti interventi infrastrutturali, come il collegamento stradale tra Somma e Malpensa ampliando l’attuale statale 336 e realizzando la tangenziale di Somma, il completamento del collegamento ferroviario con la linea del Sempione ed una serie di altri interventi che possano permettere di ridurre l’impatto “ a terra” del traffico aereo. Tutto ciò, però é evidentemente di competenza statale e, forse proprio per questo, non è ancora stato realizzato. Intanto i sindaci dei comuni del CUV continuano la “guerra dei poveri” per dividersi i disagi prodotti dalle rotte di sorvolo, senza che nessuno applichi il principio vigente in tutti i Paesi Civili del mondo,dove i Governi Centrali nel caso di presenza sul territorio di infrastrutture di interesse nazionale, applicano tutte le forme di compensazione possibili nei confronti dei cittadini residenti in modo direttamente proporzionale alla distanza dalla fonte del disagio (in questo caso dall’aeroporto). Per questo riteniamo necessario riprendere a discutere concretamente e collegialmente con tutti i soggetti interessati della “questione Malpensa”, ma a 360 gradi, non per singoli, se pur importanti, problemi.
Forza Italia