Tutto esaurito al Castello Visconti per l’evento-vetrina del 3 ottobre frutto del lavoro di squadra tra commercianti e amministrazione comunale

Il commercio sommese si rialza e fa il tutto esaurito. Centocinquanta persone, il massimo consentito dai protocolli anti-Covid, hanno partecipato sabato 3 ottobre al parco Diana del Castello Visconti alla sfilata di moda organizzata da Confcommercio-Ascom Gallarate Malpensa, amministrazione comunale, fondazione Visconti, esercizi commerciali della città, in collaborazione con l’associazione “Quelli del ’63” e il fotografo Massimiliano Vanoni.
Rialzare la testa, ripartire dopo il primo lockdown e coinvolgere cittadinanza e clienti a tornare nei negozi il messaggio lanciato dalle attività economiche salite sul palco: Showroom Come Tu Mi Vuoi, Ottica Cannata, La Merceria di Maria Grazia, Galotti Gioielleria, Ortopedia Cossia, Per Te Acconciature, Luana & Co, Relax Time, Gallo Caffè, Il Castigo, Dai Ragazzi del ’93, Caseificio Sommese, Pizzeria di Somma, Apicoltura Il Pratone, Corte Visconti, Divinamente Francia, La Gelateria del Castello, Bar Macchi, Colorificio Besnate, Mones Fiori, L’Angolo Fiorito, Auto Vergiate, Sommese Petroli.
“È il primo evento frutto di un concreto lavoro di squadra dei commercianti per reagire alla pandemia, sostenersi a vicenda e promuovere i rispettivi esercizi”, commenta Francesco Calò, assessore alle Attività economiche. Già a luglio, in un’altra iniziativa ideata e sostenuta dall’amministrazione comunale, più di 75 commercianti avevano aderito al video autopromozionale, sulle note di “Io sono ancora qua” di Vasco Rossi, per ringraziare chi è rimasto aperto durante il lockdown e chi ha rialzato le saracinesce quando l’emergenza sanitaria si è allentata.
Il plauso dell’amministrazione va anche al coraggio dei commercianti che in questo periodo hanno scelto di investire in un periodo non facile. “La nuova pasticceria in centro città aperta ad agosto o il negozio da parrucchiere inaugurato a Case Nuove, prima nuova attività dopo le delocalizzazioni – aggiunge Calò – sono una bella notizia di cui andare fieri”.